Nell'economia di mercato che si è sviluppata dopo la controriforma, si è prodotta una biforcazione tra un capitalismo nordico, erede di Lutero e di Calvino, e un capitalismo meridiano, dotato di una vocazione più comunitaria, relazionale e familiare. Nel suo libro "Capitalismo meridiano. Alle radici dello spirito mercantile tra religione e profitto" (Il Mulino, 208 p., € 19,00), Luigino Bruni, economista e storico del pensiero economico, indaga sul come il movimento francescano sia riuscito, tra il tredicesimo e il sedicesimo secolo, a dare vita ad una forma di capitalismo dove, grazie alle leggi di mercato, anche i poveri potevano beneficiare dei ricavi dei mercanti.
RECENSIONI
"Fuga dall'impero. La caduta di Roma e le origini della prosperità occidentale" diWalter Scheidl
(Luiss University Press, 684 p., € 35,00)
"W.E.I.R.D. La mentalità occidentale e il futuro del mondo" di Joseph Henrich
(Il Saggiatore, 704 p., € 32,00)
"Il liberalismo e i suoi oppositori" di Francis Fukuyama
(Utet, 192 P., € 19,00)
"Titanic. Naufragio o cambio di rotta per l'ordine liberale" di Vittorio Emanuele Parsi
(Il Mulino, 360 p., € 24,00)
IL CONFETTINO
"A cosa servono i soldi?" di Pierdomenico BaccalarioeFederico Taddia
(Il Castoro, 144 p., € 15,00)
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